Bene l’estensione temporale delle concessioni al 2027, ma per le strutture turistico-ricettive dell’ospitalità all’aria aperta occorre un’attenzione specifica.
Concessioni demaniali, bene l’estensione temporale sulla scadenza delle concessioni demaniali marittime, ma per le strutture turistico-ricettive del comparto Open Air servono misure ad hoc.
Questa la linea di Faita Federcamping che, dopo aver valutato le misure contenute nel provvedimento licenziato dal Consiglio dei Ministri, chiede al Parlamento italiano un’attenzione specifica alle esigenze delle imprese del settore dell’ospitalità all’aria aperta.
I campeggi e i villaggi turistici, spiega Faita Federcamping in una nota congiunta con Federalberghi, condividono esigenze comuni con gli stabilimenti balneari ma necessitano di attenzione specifica, poiché l’offerta di spiaggia attrezzata è parte integrante dell’offerta di servizi ricettivi. Se le imprese del settore fossero private della concessione demaniale marittima o questa fosse delocalizzata in altra posizione, verrebbe meno una parte fondamentale del “pacchetto” di offerte, la spiaggia attrezzata con i suoi servizi. E dunque la ragion d’essere stessa dell’offerta delle imprese dell’Open Air.
Faita Federcamping pur apprezzando l’estensione delle attuali concessioni fino al settembre del 2027, non la considera sufficiente. E chiede sin da subito che il parlamento si adoperi per definire misure ad hoc per le strutture turistico-ricettive dell’Open Air, richiamando un provvedimento analogo adottato dal governo greco nel rispetto dei dettami europei.
Quello delle concessioni è un tema importante per tutto il comparto, e sarà affrontato, alla presenza di esperti e di rappresentanti istituzionali, al Forum Open Air di Faita organizzato il 28 e il 29 ottobre all’Auditorium del Massimo a Roma. Un appuntamento da non mancare per tutto il comparto dell’Open Air, sempre più centrale e sempre più chiamato ad affrontare grandi sfide per il futuro.